I Ritus Immondi
Reliquiario di Vitae
Il sacerdote prende un normale oggetto e vi immagazzina un certo ammontare di Vitae che può essere usata in seguito (sia per il nutrimento che per qualunque altro scopo che richieda il sangue). Qualsiasi Fratello o ghoul può ricorrere alla Vitae immagazzinata, non solo il sacerdote, anche se la persona che usa il sangue deve essere a conoscenza del suo contenuto cioè del sangue che si trova nell’oggetto. Non c’è un ammontare specifico di Vitae massima che si può immettere in un oggetto. Il sangue deve provenire dal sacerdote; questo rituale può essere usato solo una volta sul singolo oggetto usato e qualsiasi oggetto può contenere il sangue con la grandezza minima di un anello che deve avere una pietra incastonata almeno. La Vitae persiste per un tempo indefinito fino a quando non viene consumata, per usare il sangue occorre che l’oggetto venga portato alle labbra oppure che sia tenuto molto stretto da permettere che il liquido contenuto passi al corpo. Questa Vitae è "neutrale", nel senso che il Fratello o il ghoul o chi che sia che si nutre non viene assoggettato dal legame di sangue. Il Sacerdote per rendere effettivo il rito deve lasciare l’oggetto in una sua veste per una intera giornata sfiorandolo almeno per tre volte, giunta la notte dopo aver pronunziato alcune parole in una lingua dei tempi antichi si inciderà il polso sinistro mentre esso è illuminato dalla luce di una candela nera. Da li il sangue verrà immagazzinato.
Nozze di Sangue
Questa è essenzialmente una cerimonia di unione che annuncia ai fratelli che due di loro desiderano unirsi per tutta la durata della loro non vita. La natura della cerimonia può variare da una piccola riunione informale ad una grande cerimonia, con relativo invito e successiva Festa per gli ospiti. Gli anelli (o il ciondolo, a scelta, nei quali può essere incastonata in una pietra una goccia delle loro vitae) sono scambiati solitamente davanti al Sacerdote che officia la cerimonia e che li dichiara uniti in nome degli Antichi, con una antica formula che solo lui conosce. Il sacerdote porge loro un antico pugnale cerimoniale col quale i due si incidono i polsi lasciando colare la loro vitae, che si mischia assieme, in un vaso da cui poi la coppia o le coppie (può succedere di celebrare più unioni nello stesso rito) bevono a turno, vitae che funge da legame potente. I due vampiri indossano tradizionalmente una tunica rossa, mentre il Sacerdote indossa una tunica bianca.
Ovviamente essendo un patto di sangue potentissimo si scioglie sono con la Morte Ultima...a meno che i due stipulanti non siano consenzienti a scioglierlo di comune accordo. Si può fare ma i due vampiri verranno sottoposti a un altro rito, che però è dolorosissimo, peggio di una tortura: Il Rito di Scioglimento del Legame che si può fare una sola volta nel corso della vita del vampiro.
[le Nozze di Sangue non inficiano il valore o la validità del Sigillo di 3° Livello, semplicemente si tratta di un metodo più eclatante di stringerlo (es: matrimonio civile / matrimonio religioso)]
NOZZE DI SANGUE
Ambiente :
La Cripta.
Candele nere illuminano l'Altare.
Lunghi tralci di edera come unico ornamento dell`altare.
Partecipano allo Svolgimento della funzione :
Gli invitati
i Richiedenti, (gli sposi)
i Testimoni
il Sacerdote
il suo eventuale aiutante
Oggetti necessari:
- 1 Pugnale rituale,
- 2 ciondoli in argento capaci di poter contenere del liquido o altro gioiello(o 2 Anelli con pietra capace di contenere liquido) a scelta dei due contraenti nel quale sarà lasciato cristallizzare il reciproco sangue, mischiato al Sangue del Princeps.
- 1 Coppa d’argento,
- 1 Braciere sul quale brucia del muschio ricoperto di sangue antico.
- 1 Pezza di lino bianco
Abbigliamento del Sacerdote :
lunga veste sacra nera dai bordi ricamati di fili d’argento.
- lui: a suo piacimento (i polsi e il collo nudi e privi di qualsiasi gioiello di sorta)
- lei: a suo piacimento (i polsi e il collo nudi e privi di qualsiasi gioiello di sorta)
IL RITO:
Il Sacerdote si pone di fronte all’altare e innalza il pugnale rituale dicendo:
"Questa è l’invocazione di due immortali uniti nel sangue: che la Fede Oscura possa unirli in un profondo legame "
Poi rivolgendo il pugnale verso la coppia che attende dinnanzi all`altare: "Venite da me...(nomi dei contraenti)"
I contraenti si avvicinano al Sacerdote e dunque all’altare ( eventuali reazioni dei due)
Il Sacerdote li osserva per qualche istante mentre sussurra parole arcane di buon auspicio, porta la lama del pugnale nella coppa predisposta sull’altare e versa su di essa del sangue scuro contenuto in un’ampollina di vetro.
Si concentra solennemente ( segue un lungo attimo di silenzio).
Il Sacerdote accende una candela rituale nera dalla gelida fiamma viola e versa sul braciere contenente il sangue del Princeps dell`incenso e poi si concentra chiudendo gli occhi.
Come risvegliatosi da un lungo torpore il Sacerdote parla:
"Sto ascoltando il desiderio di queste due Strigoi d’essere presentati come un solo essere mutando nel Sangue e nella Lunga Notte del loro cammino solitario. Il desiderio di essere dinnanzi a voi fratelli e sorelle riconosciuti uno dell’altra, fino a che il Destino lo vorra`"
Il Sacerdote stringe nella sinistra il pugnale e con la destra fa cenno con una mano ai richiedenti di appoggiare entrambi il polso destro sul panno di lino disteso sull`Altare.
Il Sacerdote prende il pugnale rituale con estrema attenzione facendo si che qualche goccia del sangue di cui la lama è intrisa resti sul metallo.
Il Sacerdote li osserva e disegna (senza affondare ma usando il sangue che ancora risiede sulla lama) con la punta della lama una V rovesciata che si centra nel cuore del polso e si apre verso il palmo della mano prima su quello di lei e poi su quello di lui.
Il Sacerdote dichiara:
"Questo mio gesto è un gesto di Unione dinnanzi agli occhi dei Fratelli. Siete dunque certi di volerlo fare?"
(un semplice SI basta, ma la frase può essere più lunga, arricchita da azioni)
- risposta della sposa (tipo “ Si ..lo voglio”)
- risposta dello sposo (idem)
Il Sacerdote prende tra le mani la coppa lucente nella quale e` decantato il Sangue del Princeps
Il Sacerdote incide dunque ruotando la lama nel palmo, il centro della mano di lui prima e di lei poi invitandoli a far confluire il sangue tra i lembi della ferita.
(fare confluire sangue alla ferita e vedere che esso inzuppa parte del panno di lino bianco )
Il Sacerdote accosta la coppa argentata alle due mani dei vampiri invitandoli a mischiare il loro sangue a quello Antico presente nella coppa
(I due vampiri alzano la mano e in sincrono lasciano colare gocce di prezioso sangue nella coppa )
Mentre questo accade il Sacerdote innalza il suo Canto :
" Io sono colui che vive dopo la morte
Io sono colui che ha abbracciato la sua solitudine
Io sono colui che di notte riceve il Sole e di giorno vive la Luna
Io sono colui che vede oltre le tenebre
Io sono colui che offre il sacrificio della stirpe
Io sono colui che parla per i padri
Io sono colui il quale parla a nome dei fratelli
Io sono (nome del sacerdote) Sacerdote del Sangue
Ed esigo che il sangue di queste creature sia ritenuto pegno dell’impegno preso dinnanzi a tutti i fratelli di razza.
Che il legame fra le vostre anime immortali si fortifichi e si riversi con impeto tra voi nelle vostre esistenze.
Sangue al sangue."
Il Sacerdote fa scorrere nei ciondoli o dentro gli anelli preposti alla promessa il risultato ottenuto dalla fusione del sangue dei richiedenti che subito cristallizza assumendo le caratteristiche del rubino.
L’operazione durerà qualche istante nel quale la carica emozionale dei presenti sarà all’apice.
Il Sacerdote prende tra le mani i due ciondoli o i due anelli e li porge sui palmi delle proprie mani ai due richiedenti, dicendo:
“Se volete potete scambiarVi una promessa”:
- Promessa di Lui (Mentre chiude il ciondolo al collo di lei o le infila l`anello al dito)
- Promessa di Lei (idem come sopra)
Il Sacerdote quindi fissando i due testimoni e rivolgendosi verso di loro porge la fatidica domanda di rito:
"(Nome dei due Testimoni) Avete ascoltato l’impegno che Essi (nomi degli sposi) hanno deciso di prendere reciprocamente dinnanzi a tutti noi, che siamo testimoni?
Risposta dei due testimoni :
- prima quella della sposa (tipo “ Si ho sentito forte e chiaro”)
- poi quello dello sposo (idem)
Ascoltata la risposta dei testimoni il Sacerdote dice:
“E dunque Il rito e` compiuto. Essi fino a che avranno su di loro il sangue della promessa offenderanno tutti noi se mancheranno al loro giuramento. La cerimonia termina qui. Che sia fatta la volontà del Princeps e degli Antichi, poiche` abbiamo agito sotto i loro occhi e abbiamo la loro benevolenza. Potete andare tutti al Castello ora. Seguira’ un Banchetto di Sangue in onore dei due sposi
P.S. : Ovviamente anche per questo rito i Canti e le parole del Sacerdote variano da Sacerdote a Sacerdote anche perche` si tramandano a voce e non stanno scritti da nessuna parte...
Legame spezzato
Per dare la Libertà a due vampiri uniti da un sigillo o da più sigilli serve una grande coppa di legno di noce che dovrà dapprima rimanere immersa nel sangue del Priceps per un’ora durante una notte di luna piena, dopo sarà riempita con il sangue di due potenti fratelli (Almeno Nobili) che si incideranno i polsi tramite un coltello sacrificale che sarà poi passato al Vampiro che sta subendo il rituale che dovrà leccarlo per togliere la Vitae dalla lama. Il Sacerdote pronuncerà poi alcune parole sottovoce in una lingua arcana, per vedere che il processo sta andando a buon fine. Per un attimo il sangue nella coppa mostrerà,come formata da linee e strisce di Vitae, una "catena". L’ultimo passo sarà strappare l’occhio sinistro di uno dei fratelli che ha donato il sangue e quello destro dell’altro che posti nella coppa misticamente si scioglieranno in essa. Il rituale sarà compiuto e il vampiro interessato dovrà bere tutta la Vitae. Essa provocherà forte dolore come se bruciasse qualcosa all’interno del corpo del fratello stesso. Tale male durerà quindici minuti per ogni livello di legame di sangue che ci sarà da spezzare. Data l’agonia che proverà il Vampiro c’è possibilità che una volta finita esso cada in Frenesia. E` quindi ben consigliato chiuderlo da qualche parte o incatenarlo saldamente ad un muro.
Banchetto di Sangue
I festeggiamenti terminano sempre con un Banchetto di sangue. Il Banchetto serve sia come sostentamento che per esprimere il piacere di rappresentare l’anello finale della catena dei predatori., e molti vampiri ne fanno un’occasione mondana, sfoggiando gli abbigliamenti più stravaganti. In preparazione del Banchetto viene istituito uno speciale gruppo di caccia con il compito di raccogliere, durante la notte precedente, alcuni mortali, da abbracciare, o magari anche un paio di vampiri rinnegati. Durante la presentazione formale effettuata dal gruppo di caccia di fronte al sacerdote che officia il rito. E` lo stesso Sacerdote che effettua il rito a ricevere ciascuna vittima e ringraziare il cacciatore baciandolo sulla fronte. Il Sacerdote ha anche il diritto di prima scelta per suggere il sangue dalla vittima da lui designata.
Invocazione:
" Io sono colui che vive dopo la morte Io sono colui che ha abbracciato la sua solitudine Io sono colui che di notte riceve il sole e di giorno vive la luna Io sono colui che vede oltre le tenebre Io sono colui che offre il sacrificio della stirpe Io sono colui che parla per i padri Io sono colui il quale parla a nome dei fratelli Io sono (nome del sacerdote) Sacerdote del Sangue Ed esigo che la vitae di queste creature venga offerta in nome della prosecuzione della stirpe e in tutti voi fratelli si riversi con impeto. In signo mortis."
Racconto di Valore
Lo scopo di questo rituale è di preservare la memorie degli anziani ed insegnare ai neonati il senso di appartenenza alla razza. Questi eventi valorosi possono essere raccontati dal Sacerdote, ma anche da qualsiasi vampiro presente al rito (anche se normalmente si tratta dei membri più anziani che ricordano gli eventi in questione). I racconti in sè sono resoconti di storie vissute raccontate oralmente. Le vittorie, i caduti, ed i più grandi successi. Lo scopo sta principalmente nell’istaurare un senso di storia e di spirito di gruppo nei giovani corporati. L’accuratezza storica non è poi così importante, e col tempo i fatti tendono a diventare più esagerati e distorti. Anche se colui che racconta fa un errore è considerata maleducazione interromperlo per correggerlo. Generalmente non c’è un sistema per questo rito. Per esempio un vampiro anziano o anche un neonato, attaccato dai cacciatori potrebbe raccontare di come ne distrusse un intero drappello e sopravvisse alle terribili ferite ricevute.
A seguito di ciò, dopo aver ascoltato questi racconti antichi, vengono premiati i meritevoli, cioè coloro che hanno realizzato un’abilità grande, una vittoria gloriosa o un’altra particolare abilità degna di essere premiata. Il celebrato racconta la sua storia davanti a tutti i fratelli e dopo il suo racconto, il Sacerdote lo premia, elogiandolo. Il destinatario del premio ovviamente guadagnerà, attraverso questa cerimonia, la stima e il prestigio fra i fratelli e le sorelle di razza, oltre a un dono del Sacerdote che può essere un Reliquiario di Vitae, cioè un qualsiasi oggetto misticamente riempito di vitae del sacerdote stesso.
Danza del Sole
La Danza del Sole verifica la resistenza ed il coraggio del Vampiro. Il Sacerdote effettua questa cerimonia all`esterno , in un luogo all`aperto, magari nella Foresta. L`intero gruppo che partecipa al Rito lo fa` per mostrare il proprio coraggio: la prova consiste nel vedere chi riesce a restare all`aperto il più a lungo possibile, a mano a mano che il Sole sorge e con esso l`Alba. Durante il Rito, i vampiri roteano in un ballo ipnotico intorno ad un`iscrizione simbolica di un Sole ardente dal tramonto all`alba, senza pausa, fino a che non sprofondano tutti a terra, in mucchi esanimi, coperti di sudore e di sangue.
Il rito avviene sempre durante la Luna Piena ed i vampiri che vi partecipano si vestono solitamente in maschera per l`occasione, coprendosi anche il volto con mascherine macabre, raffiguranti spesso la morte, o tingendosi il viso di rosso. Un Banchetto di sangue spesso segue la Danza del Sole, poiche` i vampiri devono recuperare tutta l`energia spesa durante il rituale. Non è raro per i partecipanti arrivare alla frenesia...o addirittura alla fine della propria esistenza. Molti vampiri trovano la Morte Ultima durante questo Rito, che è davvero pericoloso per uno Strigoi.
Benedizione delle Armi
Prima di qualsiasi incursione o guerra prevista, il Sacerdote puo` benedire le armi dei suoi fratelli ogni volta col sangue. In questo Rito il Sacerdote spalma sulle armi trasportate da ciascuno dei fratelli la sua vitae mescolata in una ciotola di legno a quella dei partecipanti alla battaglia. L`arma da benedire è scelta individualmente da ogni vampiro combattente ed è invariabilmente quella che essi usano più spesso. In genere si usa farlo sulle armi bianche. In tal modo si carica di misticismo anche un semplice pugnale o spada o katana. Nel caso di una battaglia importante, si può essere abbastanza fortunati da avere le armi benedette dallo stesso Princips.
P.S.: a livello meramente ruolistico (ovvero senza bonus in battaglia se non "avvertire" la presenza di colui che ha benedetto)
Discernimento
I superstiziosi hanno a lungo creduto che gli occhi di un morto trattengano l`ultima immagine che sia stata vista in vita, un`immagine della propria morte o dell`assassino.
Questa skill permette al Sacerdote di guardare negli occhi di un cadavere e vedervi l`ultima cosa che i suoi occhi hanno visto. Richiede la massima concentrazione che deve essere mantenuta dall`inizio alla fine dell`uso della Skill.
Il riflesso appare solo negli occhi della salma e solo il Sacerdote può vederlo.
Questo e` quanto possibilmente verrà scoperto riguardo a ciò che il soggetto ha visto e udito nel momento del trapasso.
A seconda del livello dello sacerdote che usa tale potere i risultati saranno questi :
1) Un’ idea di come sia morto il soggetto o di chi ne sia stato causa.
2) Si vedrà cos`è successo negli ultimi minuti precedenti la morte.
3) Si vedrà e si udrà cos`è successo negli ultimi minuti precedenti la morte.
4) Si vedrà e si udrà cos`è successo fino a mezz`ora prima della morte.
5) Completa comprensione di ciò che è accaduto fino a un`ora prima della morte.
Non può essere usato su Vampiri che hanno raggiunto ormai la Morte Ultima. o su cadaveri in avanzato stato di decomposizione.
Bonus: Il numero di successi ottenuti determina la chiarezza della visione.
Malus: Un fallimento puo` mostrare al Sacerdote stesso la propria Morte Ultima.
Verità Svelata
Questo Rito serve per dimostrare l`onesta` di un vampiro. Se il Princeps non crede sincera l`affermazione di un Membro della Corporazione, il Sacerdote (minimo dalla carica di Magister in sù) scrive le parole dette dal vampiro incriminato con lo stesso sangue di lui su un papiro, o pergamena o foglio di carta semplice, che viene poi dato alle fiamme. Se il fumo che esce dal foglio bruciato e` nero, il vampiro ha mentito, se e` bianco ha detto la verita`.
Benedizione dell`Antro
Una volta che avrete scoperto un luogo che vi sembra possedere tutte le caratteristiche adatte ad eseguire i vostri Riti (per i Sacerdoti) o dove volete esercitare i vostri poteri o Skill (e, per i Magister, un luogo tranquillo dove insegnare ai Vassalli), dovrete simbolicamente prenderne possesso chiedendone autorizzazione agli Spiriti che ne sono i veri custodi.
Per fare questo, recatevi sul posto, preferibilmente al tramonto o un poco prima dell`alba, e portate con voi una piccola offerta di sale e 4 monete d`argento. Mettetevi al centro esatto del luogo prescelto che potrebbe essere una radura, e, dopo un attimo di meditazione, recitate a voce alta la seguente invocazione:
"Spiriti ascoltate!
ascoltate la mia preghiera...Io (nome del Sacerdote) vi chiedo umilmente il permesso di agire su questo luogo a Voi sacro. Vi giuro solennemente che non danneggerò alcunché e che non recherò molestia alcuna. Spiriti, ascoltate! Proteggete questo luogo da occhi indiscreti e aiutatemi a difenderlo dagli intrusi. Io (nome del Sacerdote) vi chiedo umilmente di seguirmi e di proteggermi nella mia opera. A voi, spiriti, signori e padroni incontrastati di questo posto, elevo la mia preghiera e il mio ringraziamento, e a voi faccio il mio modesto dono come pegno di fedeltà."
Volgetevi verso l`Est, lanciate un pugnello di sale e dite:
"A voi, spiriti dell`Est."
Ripetete il gesto volti a Sud cambiando il punto cardinale poi, successivamente, a Ovest e a Nord.
Inginocchiatevi ora e chinate il capo in segno di reverenza, poi recatevi ai quattro angoli del luogo, (le 4 direzioni dell`Universo) o al suo confine, e sotterrate a Nord una moneta d`argento (in questo caso una "corona d`argento") o un piccolo pezzo d`argento e fate la stessa cosa agli altri Punti Cardinali.
Ed ecco che ora, con il tacito consenso degli Spiriti del luogo, avete preso possesso del vostro luogo di potere.
La preghiera
"Io (nome del Sacerdote) prendo formalmente possesso di questo luogo che utilizzerò esclusivamente per servire la mia volontà di sacerdote, in nome del Princeps. Che Ella mi sia testimone e mi aiuti con la sua benevolenza e la sua guida in questo luogo e che su di esso scenda la sua benedizione su di me e sul mio operato."
P.S.: ovviamente come per gli altri Riti la preghiera e` personale e viene tramandata a voce, quindi ogni Sacerdote puo` modificarla a suo piacere.
Rito di Esecuzione
Una delle responsabilità piu` dolorose consiste nell’esecuzione di un vampiro che tradisce la propria razza, e giustamente questo rito e` il piu` solenne di tutti.
Molti fratelli trovano incredibilmente difficile attuare questo rito e spesso preferiscono farlo officiare da un Sacerdote. Questo e’ visto come un modo per sentirsi esonerati dai crimini del compagno.
Ma il rifiuto di attuare l’esecuzione viene considerato anche un insulto ed una tacita accusa di colpevolezza per associazione.
Il condannato viene portato davanti a tutti i fratelli legato mani e piedi.
Tutti formano un cerchio attorno al condannato, che alcune volte riceve la possibilita` di fare un discorso o una confessione prima della Morte Ultima.
Questa opportunita` puo` essere comunque rifiutata.
Il Sacerdote poi pianta una spada nel terreno dietro al condannato e tutti voltano le spalle al loro fratello emarginato.
Il vampiro che deve dare il colpo mortale alla vittima si gira e prende la spada. Decapita il condannato (porta sfortuna se ci mette piu` di un colpo) ripianta la spada in terra, poi ritorna al suo posto nel cerchio. Tutti si girano e guardano la vittima e alcuni piangono per il compagno caduto.
L’atto e` compiuto dalla mano di tutti e non da uno solo, almeno non apertamente.
Nessuna colpa e` mai data a colui che compie l’uccisione. L’esecutore non e` mai nominato, anche se gli altri sanno chi ha recato il colpo fatale.
La lama in se stessa non sopravvive al Rito. Essa viene spezzata e messa a riposo assieme al defunto.
Il rito varia da Sacerdote a Sacerdote, con vaste differenze dei diritti concessi al condannato nei suoi ultimi attimi. Alcuni arrivano persino a tappargli la bocca, mentre altri gli permettono di starsene libero ed offrire la sua testa volontariamente, o di scegliere l’arma d’esecuzione ed il metodo.
La maggioranza usa una spada. Tutti comunque tagliano la testa.
Il Rito di Esecuzione garantisce una morte rapida e pulita, completamente diversa dai selvaggi banchetti di sangue.
Alcuni Sacerdoti usano un’arma da rituale preparata appositamente, selezionata solamente per l’uccisione, mai usata prima o dopo, e benedetta dal suo sangue e da quello dei fratelli che assistono al Rito.
Altri usano l’arma del condannato stesso, se ce l’ha, mentre altri fanno portare a chi deve compiere il rito la sua arma preferita.
In questo caso, l’identita` dell’esecutore e` rivelata dall’arma che giace assieme al corpo, ma e` considerato brutto parlarne successivamente.
Appena il condannato e` morto, alcuni lo seppelliscono con tutti gli onori, o bruciano i resti su una pira.
Il rito dell’esecuzione e` spesso ricordato con una targa.
La lama assassina e` sempre disposta accanto ai resti del fratello ucciso.
I Ritus Immondi
Reliquiario di Vitae
Il sacerdote prende un normale oggetto e vi immagazzina un certo ammontare di Vitae che può essere usata in seguito (sia per il nutrimento che per qualunque altro scopo che richieda il sangue). Qualsiasi Fratello o ghoul può ricorrere alla Vitae immagazzinata, non solo il sacerdote, anche se la persona che usa il sangue deve essere a conoscenza del suo contenuto cioè del sangue che si trova nell’oggetto. Non c’è un ammontare specifico di Vitae massima che si può immettere in un oggetto. Il sangue deve provenire dal sacerdote; questo rituale può essere usato solo una volta sul singolo oggetto usato e qualsiasi oggetto può contenere il sangue con la grandezza minima di un anello che deve avere una pietra incastonata almeno. La Vitae persiste per un tempo indefinito fino a quando non viene consumata, per usare il sangue occorre che l’oggetto venga portato alle labbra oppure che sia tenuto molto stretto da permettere che il liquido contenuto passi al corpo. Questa Vitae è "neutrale", nel senso che il Fratello o il ghoul o chi che sia che si nutre non viene assoggettato dal legame di sangue. Il Sacerdote per rendere effettivo il rito deve lasciare l’oggetto in una sua veste per una intera giornata sfiorandolo almeno per tre volte, giunta la notte dopo aver pronunziato alcune parole in una lingua dei tempi antichi si inciderà il polso sinistro mentre esso è illuminato dalla luce di una candela nera. Da li il sangue verrà immagazzinato.
Nozze di Sangue
Questa è essenzialmente una cerimonia di unione che annuncia ai fratelli che due di loro desiderano unirsi per tutta la durata della loro non vita. La natura della cerimonia può variare da una piccola riunione informale ad una grande cerimonia, con relativo invito e successiva Festa per gli ospiti. Gli anelli (o il ciondolo, a scelta, nei quali può essere incastonata in una pietra una goccia delle loro vitae) sono scambiati solitamente davanti al Sacerdote che officia la cerimonia e che li dichiara uniti in nome degli Antichi, con una antica formula che solo lui conosce. Il sacerdote porge loro un antico pugnale cerimoniale col quale i due si incidono i polsi lasciando colare la loro vitae, che si mischia assieme, in un vaso da cui poi la coppia o le coppie (può succedere di celebrare più unioni nello stesso rito) bevono a turno, vitae che funge da legame potente. I due vampiri indossano tradizionalmente una tunica rossa, mentre il Sacerdote indossa una tunica bianca.
Ovviamente essendo un patto di sangue potentissimo si scioglie sono con la Morte Ultima...a meno che i due stipulanti non siano consenzienti a scioglierlo di comune accordo. Si può fare ma i due vampiri verranno sottoposti a un altro rito, che però è dolorosissimo, peggio di una tortura: Il Rito di Scioglimento del Legame che si può fare una sola volta nel corso della vita del vampiro.
[le Nozze di Sangue non inficiano il valore o la validità del Sigillo di 3° Livello, semplicemente si tratta di un metodo più eclatante di stringerlo (es: matrimonio civile / matrimonio religioso)]
NOZZE DI SANGUE
Ambiente :
La Cripta.
Candele nere illuminano l'Altare.
Lunghi tralci di edera come unico ornamento dell`altare.
Partecipano allo Svolgimento della funzione :
Gli invitati
i Richiedenti, (gli sposi)
i Testimoni
il Sacerdote
il suo eventuale aiutante
Oggetti necessari:
- 1 Pugnale rituale,
- 2 ciondoli in argento capaci di poter contenere del liquido o altro gioiello(o 2 Anelli con pietra capace di contenere liquido) a scelta dei due contraenti nel quale sarà lasciato cristallizzare il reciproco sangue, mischiato al Sangue del Princeps.
- 1 Coppa d’argento,
- 1 Braciere sul quale brucia del muschio ricoperto di sangue antico.
- 1 Pezza di lino bianco
Abbigliamento del Sacerdote :
lunga veste sacra nera dai bordi ricamati di fili d’argento.
- lui: a suo piacimento (i polsi e il collo nudi e privi di qualsiasi gioiello di sorta)
- lei: a suo piacimento (i polsi e il collo nudi e privi di qualsiasi gioiello di sorta)
IL RITO:
Il Sacerdote si pone di fronte all’altare e innalza il pugnale rituale dicendo:
"Questa è l’invocazione di due immortali uniti nel sangue: che la Fede Oscura possa unirli in un profondo legame "
Poi rivolgendo il pugnale verso la coppia che attende dinnanzi all`altare: "Venite da me...(nomi dei contraenti)"
I contraenti si avvicinano al Sacerdote e dunque all’altare ( eventuali reazioni dei due)
Il Sacerdote li osserva per qualche istante mentre sussurra parole arcane di buon auspicio, porta la lama del pugnale nella coppa predisposta sull’altare e versa su di essa del sangue scuro contenuto in un’ampollina di vetro.
Si concentra solennemente ( segue un lungo attimo di silenzio).
Il Sacerdote accende una candela rituale nera dalla gelida fiamma viola e versa sul braciere contenente il sangue del Princeps dell`incenso e poi si concentra chiudendo gli occhi.
Come risvegliatosi da un lungo torpore il Sacerdote parla:
"Sto ascoltando il desiderio di queste due Strigoi d’essere presentati come un solo essere mutando nel Sangue e nella Lunga Notte del loro cammino solitario. Il desiderio di essere dinnanzi a voi fratelli e sorelle riconosciuti uno dell’altra, fino a che il Destino lo vorra`"
Il Sacerdote stringe nella sinistra il pugnale e con la destra fa cenno con una mano ai richiedenti di appoggiare entrambi il polso destro sul panno di lino disteso sull`Altare.
Il Sacerdote prende il pugnale rituale con estrema attenzione facendo si che qualche goccia del sangue di cui la lama è intrisa resti sul metallo.
Il Sacerdote li osserva e disegna (senza affondare ma usando il sangue che ancora risiede sulla lama) con la punta della lama una V rovesciata che si centra nel cuore del polso e si apre verso il palmo della mano prima su quello di lei e poi su quello di lui.
Il Sacerdote dichiara:
"Questo mio gesto è un gesto di Unione dinnanzi agli occhi dei Fratelli. Siete dunque certi di volerlo fare?"
(un semplice SI basta, ma la frase può essere più lunga, arricchita da azioni)
- risposta della sposa (tipo “ Si ..lo voglio”)
- risposta dello sposo (idem)
Il Sacerdote prende tra le mani la coppa lucente nella quale e` decantato il Sangue del Princeps
Il Sacerdote incide dunque ruotando la lama nel palmo, il centro della mano di lui prima e di lei poi invitandoli a far confluire il sangue tra i lembi della ferita.
(fare confluire sangue alla ferita e vedere che esso inzuppa parte del panno di lino bianco )
Il Sacerdote accosta la coppa argentata alle due mani dei vampiri invitandoli a mischiare il loro sangue a quello Antico presente nella coppa
(I due vampiri alzano la mano e in sincrono lasciano colare gocce di prezioso sangue nella coppa )
Mentre questo accade il Sacerdote innalza il suo Canto :
" Io sono colui che vive dopo la morte
Io sono colui che ha abbracciato la sua solitudine
Io sono colui che di notte riceve il Sole e di giorno vive la Luna
Io sono colui che vede oltre le tenebre
Io sono colui che offre il sacrificio della stirpe
Io sono colui che parla per i padri
Io sono colui il quale parla a nome dei fratelli
Io sono (nome del sacerdote) Sacerdote del Sangue
Ed esigo che il sangue di queste creature sia ritenuto pegno dell’impegno preso dinnanzi a tutti i fratelli di razza.
Che il legame fra le vostre anime immortali si fortifichi e si riversi con impeto tra voi nelle vostre esistenze.
Sangue al sangue."
Il Sacerdote fa scorrere nei ciondoli o dentro gli anelli preposti alla promessa il risultato ottenuto dalla fusione del sangue dei richiedenti che subito cristallizza assumendo le caratteristiche del rubino.
L’operazione durerà qualche istante nel quale la carica emozionale dei presenti sarà all’apice.
Il Sacerdote prende tra le mani i due ciondoli o i due anelli e li porge sui palmi delle proprie mani ai due richiedenti, dicendo:
“Se volete potete scambiarVi una promessa”:
- Promessa di Lui (Mentre chiude il ciondolo al collo di lei o le infila l`anello al dito)
- Promessa di Lei (idem come sopra)
Il Sacerdote quindi fissando i due testimoni e rivolgendosi verso di loro porge la fatidica domanda di rito:
"(Nome dei due Testimoni) Avete ascoltato l’impegno che Essi (nomi degli sposi) hanno deciso di prendere reciprocamente dinnanzi a tutti noi, che siamo testimoni?
Risposta dei due testimoni :
- prima quella della sposa (tipo “ Si ho sentito forte e chiaro”)
- poi quello dello sposo (idem)
Ascoltata la risposta dei testimoni il Sacerdote dice:
“E dunque Il rito e` compiuto. Essi fino a che avranno su di loro il sangue della promessa offenderanno tutti noi se mancheranno al loro giuramento. La cerimonia termina qui. Che sia fatta la volontà del Princeps e degli Antichi, poiche` abbiamo agito sotto i loro occhi e abbiamo la loro benevolenza. Potete andare tutti al Castello ora. Seguira’ un Banchetto di Sangue in onore dei due sposi
P.S. : Ovviamente anche per questo rito i Canti e le parole del Sacerdote variano da Sacerdote a Sacerdote anche perche` si tramandano a voce e non stanno scritti da nessuna parte...
Legame spezzato
Per dare la Libertà a due vampiri uniti da un sigillo o da più sigilli serve una grande coppa di legno di noce che dovrà dapprima rimanere immersa nel sangue del Priceps per un’ora durante una notte di luna piena, dopo sarà riempita con il sangue di due potenti fratelli (Almeno Nobili) che si incideranno i polsi tramite un coltello sacrificale che sarà poi passato al Vampiro che sta subendo il rituale che dovrà leccarlo per togliere la Vitae dalla lama. Il Sacerdote pronuncerà poi alcune parole sottovoce in una lingua arcana, per vedere che il processo sta andando a buon fine. Per un attimo il sangue nella coppa mostrerà,come formata da linee e strisce di Vitae, una "catena". L’ultimo passo sarà strappare l’occhio sinistro di uno dei fratelli che ha donato il sangue e quello destro dell’altro che posti nella coppa misticamente si scioglieranno in essa. Il rituale sarà compiuto e il vampiro interessato dovrà bere tutta la Vitae. Essa provocherà forte dolore come se bruciasse qualcosa all’interno del corpo del fratello stesso. Tale male durerà quindici minuti per ogni livello di legame di sangue che ci sarà da spezzare. Data l’agonia che proverà il Vampiro c’è possibilità che una volta finita esso cada in Frenesia. E` quindi ben consigliato chiuderlo da qualche parte o incatenarlo saldamente ad un muro.
Banchetto di Sangue
I festeggiamenti terminano sempre con un Banchetto di sangue. Il Banchetto serve sia come sostentamento che per esprimere il piacere di rappresentare l’anello finale della catena dei predatori., e molti vampiri ne fanno un’occasione mondana, sfoggiando gli abbigliamenti più stravaganti. In preparazione del Banchetto viene istituito uno speciale gruppo di caccia con il compito di raccogliere, durante la notte precedente, alcuni mortali, da abbracciare, o magari anche un paio di vampiri rinnegati. Durante la presentazione formale effettuata dal gruppo di caccia di fronte al sacerdote che officia il rito. E` lo stesso Sacerdote che effettua il rito a ricevere ciascuna vittima e ringraziare il cacciatore baciandolo sulla fronte. Il Sacerdote ha anche il diritto di prima scelta per suggere il sangue dalla vittima da lui designata.
Invocazione:
" Io sono colui che vive dopo la morte Io sono colui che ha abbracciato la sua solitudine Io sono colui che di notte riceve il sole e di giorno vive la luna Io sono colui che vede oltre le tenebre Io sono colui che offre il sacrificio della stirpe Io sono colui che parla per i padri Io sono colui il quale parla a nome dei fratelli Io sono (nome del sacerdote) Sacerdote del Sangue Ed esigo che la vitae di queste creature venga offerta in nome della prosecuzione della stirpe e in tutti voi fratelli si riversi con impeto. In signo mortis."
Racconto di Valore
Lo scopo di questo rituale è di preservare la memorie degli anziani ed insegnare ai neonati il senso di appartenenza alla razza. Questi eventi valorosi possono essere raccontati dal Sacerdote, ma anche da qualsiasi vampiro presente al rito (anche se normalmente si tratta dei membri più anziani che ricordano gli eventi in questione). I racconti in sè sono resoconti di storie vissute raccontate oralmente. Le vittorie, i caduti, ed i più grandi successi. Lo scopo sta principalmente nell’istaurare un senso di storia e di spirito di gruppo nei giovani corporati. L’accuratezza storica non è poi così importante, e col tempo i fatti tendono a diventare più esagerati e distorti. Anche se colui che racconta fa un errore è considerata maleducazione interromperlo per correggerlo. Generalmente non c’è un sistema per questo rito. Per esempio un vampiro anziano o anche un neonato, attaccato dai cacciatori potrebbe raccontare di come ne distrusse un intero drappello e sopravvisse alle terribili ferite ricevute.
A seguito di ciò, dopo aver ascoltato questi racconti antichi, vengono premiati i meritevoli, cioè coloro che hanno realizzato un’abilità grande, una vittoria gloriosa o un’altra particolare abilità degna di essere premiata. Il celebrato racconta la sua storia davanti a tutti i fratelli e dopo il suo racconto, il Sacerdote lo premia, elogiandolo. Il destinatario del premio ovviamente guadagnerà, attraverso questa cerimonia, la stima e il prestigio fra i fratelli e le sorelle di razza, oltre a un dono del Sacerdote che può essere un Reliquiario di Vitae, cioè un qualsiasi oggetto misticamente riempito di vitae del sacerdote stesso.
Danza del Sole
La Danza del Sole verifica la resistenza ed il coraggio del Vampiro. Il Sacerdote effettua questa cerimonia all`esterno , in un luogo all`aperto, magari nella Foresta. L`intero gruppo che partecipa al Rito lo fa` per mostrare il proprio coraggio: la prova consiste nel vedere chi riesce a restare all`aperto il più a lungo possibile, a mano a mano che il Sole sorge e con esso l`Alba. Durante il Rito, i vampiri roteano in un ballo ipnotico intorno ad un`iscrizione simbolica di un Sole ardente dal tramonto all`alba, senza pausa, fino a che non sprofondano tutti a terra, in mucchi esanimi, coperti di sudore e di sangue.
Il rito avviene sempre durante la Luna Piena ed i vampiri che vi partecipano si vestono solitamente in maschera per l`occasione, coprendosi anche il volto con mascherine macabre, raffiguranti spesso la morte, o tingendosi il viso di rosso. Un Banchetto di sangue spesso segue la Danza del Sole, poiche` i vampiri devono recuperare tutta l`energia spesa durante il rituale. Non è raro per i partecipanti arrivare alla frenesia...o addirittura alla fine della propria esistenza. Molti vampiri trovano la Morte Ultima durante questo Rito, che è davvero pericoloso per uno Strigoi.
Benedizione delle Armi
Prima di qualsiasi incursione o guerra prevista, il Sacerdote puo` benedire le armi dei suoi fratelli ogni volta col sangue. In questo Rito il Sacerdote spalma sulle armi trasportate da ciascuno dei fratelli la sua vitae mescolata in una ciotola di legno a quella dei partecipanti alla battaglia. L`arma da benedire è scelta individualmente da ogni vampiro combattente ed è invariabilmente quella che essi usano più spesso. In genere si usa farlo sulle armi bianche. In tal modo si carica di misticismo anche un semplice pugnale o spada o katana. Nel caso di una battaglia importante, si può essere abbastanza fortunati da avere le armi benedette dallo stesso Princips.
P.S.: a livello meramente ruolistico (ovvero senza bonus in battaglia se non "avvertire" la presenza di colui che ha benedetto)
Discernimento
I superstiziosi hanno a lungo creduto che gli occhi di un morto trattengano l`ultima immagine che sia stata vista in vita, un`immagine della propria morte o dell`assassino.
Questa skill permette al Sacerdote di guardare negli occhi di un cadavere e vedervi l`ultima cosa che i suoi occhi hanno visto. Richiede la massima concentrazione che deve essere mantenuta dall`inizio alla fine dell`uso della Skill.
Il riflesso appare solo negli occhi della salma e solo il Sacerdote può vederlo.
Questo e` quanto possibilmente verrà scoperto riguardo a ciò che il soggetto ha visto e udito nel momento del trapasso.
A seconda del livello dello sacerdote che usa tale potere i risultati saranno questi :
1) Un’ idea di come sia morto il soggetto o di chi ne sia stato causa.
2) Si vedrà cos`è successo negli ultimi minuti precedenti la morte.
3) Si vedrà e si udrà cos`è successo negli ultimi minuti precedenti la morte.
4) Si vedrà e si udrà cos`è successo fino a mezz`ora prima della morte.
5) Completa comprensione di ciò che è accaduto fino a un`ora prima della morte.
Non può essere usato su Vampiri che hanno raggiunto ormai la Morte Ultima. o su cadaveri in avanzato stato di decomposizione.
Bonus: Il numero di successi ottenuti determina la chiarezza della visione.
Malus: Un fallimento puo` mostrare al Sacerdote stesso la propria Morte Ultima.
Verità Svelata
Questo Rito serve per dimostrare l`onesta` di un vampiro. Se il Princeps non crede sincera l`affermazione di un Membro della Corporazione, il Sacerdote (minimo dalla carica di Magister in sù) scrive le parole dette dal vampiro incriminato con lo stesso sangue di lui su un papiro, o pergamena o foglio di carta semplice, che viene poi dato alle fiamme. Se il fumo che esce dal foglio bruciato e` nero, il vampiro ha mentito, se e` bianco ha detto la verita`.
Benedizione dell`Antro
Una volta che avrete scoperto un luogo che vi sembra possedere tutte le caratteristiche adatte ad eseguire i vostri Riti (per i Sacerdoti) o dove volete esercitare i vostri poteri o Skill (e, per i Magister, un luogo tranquillo dove insegnare ai Vassalli), dovrete simbolicamente prenderne possesso chiedendone autorizzazione agli Spiriti che ne sono i veri custodi.
Per fare questo, recatevi sul posto, preferibilmente al tramonto o un poco prima dell`alba, e portate con voi una piccola offerta di sale e 4 monete d`argento. Mettetevi al centro esatto del luogo prescelto che potrebbe essere una radura, e, dopo un attimo di meditazione, recitate a voce alta la seguente invocazione:
"Spiriti ascoltate!
ascoltate la mia preghiera...Io (nome del Sacerdote) vi chiedo umilmente il permesso di agire su questo luogo a Voi sacro. Vi giuro solennemente che non danneggerò alcunché e che non recherò molestia alcuna. Spiriti, ascoltate! Proteggete questo luogo da occhi indiscreti e aiutatemi a difenderlo dagli intrusi. Io (nome del Sacerdote) vi chiedo umilmente di seguirmi e di proteggermi nella mia opera. A voi, spiriti, signori e padroni incontrastati di questo posto, elevo la mia preghiera e il mio ringraziamento, e a voi faccio il mio modesto dono come pegno di fedeltà."
Volgetevi verso l`Est, lanciate un pugnello di sale e dite:
"A voi, spiriti dell`Est."
Ripetete il gesto volti a Sud cambiando il punto cardinale poi, successivamente, a Ovest e a Nord.
Inginocchiatevi ora e chinate il capo in segno di reverenza, poi recatevi ai quattro angoli del luogo, (le 4 direzioni dell`Universo) o al suo confine, e sotterrate a Nord una moneta d`argento (in questo caso una "corona d`argento") o un piccolo pezzo d`argento e fate la stessa cosa agli altri Punti Cardinali.
Ed ecco che ora, con il tacito consenso degli Spiriti del luogo, avete preso possesso del vostro luogo di potere.
La preghiera
"Io (nome del Sacerdote) prendo formalmente possesso di questo luogo che utilizzerò esclusivamente per servire la mia volontà di sacerdote, in nome del Princeps. Che Ella mi sia testimone e mi aiuti con la sua benevolenza e la sua guida in questo luogo e che su di esso scenda la sua benedizione su di me e sul mio operato."
P.S.: ovviamente come per gli altri Riti la preghiera e` personale e viene tramandata a voce, quindi ogni Sacerdote puo` modificarla a suo piacere.
Rito di Esecuzione
Una delle responsabilità piu` dolorose consiste nell’esecuzione di un vampiro che tradisce la propria razza, e giustamente questo rito e` il piu` solenne di tutti.
Molti fratelli trovano incredibilmente difficile attuare questo rito e spesso preferiscono farlo officiare da un Sacerdote. Questo e’ visto come un modo per sentirsi esonerati dai crimini del compagno.
Ma il rifiuto di attuare l’esecuzione viene considerato anche un insulto ed una tacita accusa di colpevolezza per associazione.
Il condannato viene portato davanti a tutti i fratelli legato mani e piedi.
Tutti formano un cerchio attorno al condannato, che alcune volte riceve la possibilita` di fare un discorso o una confessione prima della Morte Ultima.
Questa opportunita` puo` essere comunque rifiutata.
Il Sacerdote poi pianta una spada nel terreno dietro al condannato e tutti voltano le spalle al loro fratello emarginato.
Il vampiro che deve dare il colpo mortale alla vittima si gira e prende la spada. Decapita il condannato (porta sfortuna se ci mette piu` di un colpo) ripianta la spada in terra, poi ritorna al suo posto nel cerchio. Tutti si girano e guardano la vittima e alcuni piangono per il compagno caduto.
L’atto e` compiuto dalla mano di tutti e non da uno solo, almeno non apertamente.
Nessuna colpa e` mai data a colui che compie l’uccisione. L’esecutore non e` mai nominato, anche se gli altri sanno chi ha recato il colpo fatale.
La lama in se stessa non sopravvive al Rito. Essa viene spezzata e messa a riposo assieme al defunto.
Il rito varia da Sacerdote a Sacerdote, con vaste differenze dei diritti concessi al condannato nei suoi ultimi attimi. Alcuni arrivano persino a tappargli la bocca, mentre altri gli permettono di starsene libero ed offrire la sua testa volontariamente, o di scegliere l’arma d’esecuzione ed il metodo.
La maggioranza usa una spada. Tutti comunque tagliano la testa.
Il Rito di Esecuzione garantisce una morte rapida e pulita, completamente diversa dai selvaggi banchetti di sangue.
Alcuni Sacerdoti usano un’arma da rituale preparata appositamente, selezionata solamente per l’uccisione, mai usata prima o dopo, e benedetta dal suo sangue e da quello dei fratelli che assistono al Rito.
Altri usano l’arma del condannato stesso, se ce l’ha, mentre altri fanno portare a chi deve compiere il rito la sua arma preferita.
In questo caso, l’identita` dell’esecutore e` rivelata dall’arma che giace assieme al corpo, ma e` considerato brutto parlarne successivamente.
Appena il condannato e` morto, alcuni lo seppelliscono con tutti gli onori, o bruciano i resti su una pira.
Il rito dell’esecuzione e` spesso ricordato con una targa.
La lama assassina e` sempre disposta accanto ai resti del fratello ucciso.